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Ad un certo punto della propria vita lavorativa, ciascuno fa un patto con sè stesso.
Tutto parte da alcune domande:
Perché mi sto dando da fare?
Quale prezzo sono disponibile a pagare per sentirmi intimamente soddisfatto?
Chi e cosa sto cercando di continuare ad essere e a fare, massimizzando il mio impegno per migliorare?
“Cui prodest”, ovvero per chi sto facendo o mi accingo a fare tutto ciò?
Se, rispondendo a queste domande, ti dai il permesso di pretendere il massimo da te, allora fai un patto con te stesso, promettendoti di non romperlo senza una più che valida motivazione.
Potresti scoprire che con il tuo lavoro stai cercando di donare alle persone che incontri ogni giorno un grado maggiore di libertà e gioia.
Insegnando agli altri ad aiutarsi, aiuti te stesso a superare le sfide.
La consapevolezza che puoi influire sul benessere dei tuoi Clienti e dei tuoi Collaboratori può darti la forza di sopportare i costi di un lavoro extra-ordinario.
Oppure potresti risponderti che stai creando maggior benessere ed un futuro migliore per te e per le persone che ami.
Ogni vetta da raggiungere sottende una salita da percorrere con fatica: se ti è chiara la meta, sarà più lieve il viaggio.
Sappiamo che non si può avere tutto, né tanto meno tutto e subito.
Il peso dell’impegno deve trovare dentro di te il contrappeso di una motivazione forte.
Il momento migliore per fare un patto è proprio ora.
E il momento peggiore per rivedere questo patto è quando stai soffrendo per ciò che a breve termine chiami delusione e a lungo termine scoprirai essere stato il momento di svolta.