(immagine tratta da IG-kennyrandom)
NON andrà tutto bene
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Gli effetti devastanti di questa pandemia non si superano a colpi di post sui social o di hastag più o meno polemici.
La battaglia è dura da vincere e ce la faranno soltanto coloro che sono preparati a soffrire e resistere, ovviamente nel rispetto delle regole.
No, non andrà tutto bene per tutti.
Gli accadimenti che si susseguono sono intensi e ci toccano nella salute, negli affetti, nel lavoro ed è facile perdere lucidità.
Come ci spiega la Psico-economia, che unisce gli studi economici a quelli psicologici (come hanno dimostrato Daniel Kahneman e Richard Thaler, premi Nobel per l’economia rispettivamente nel 2002 e nel 2017), gli esseri umani nel processo di “decision making economico” si fanno condizionare da aspetti emotivi.
In un momento difficile come questo paura e rabbia sono una costante dei mondi emotivi di ciascuno di noi e certamente possono portare a scelte insensate.
Lasciandoci travolgere da queste emozioni, se non le riconosciamo e non abbiamo ancora imparato a gestirle, perdiamo la capacità di uno sguardo distaccato e lucido, che ci consentirebbe invece di elaborare strategie da adottare da qui a breve.
Le buone decisioni di oggi saranno determinanti per il benessere dei prossimi anni, perché No, non andrà tutto bene per tutti.
Da sempre la Storia ci insegna che dopo tutte le grandi crisi avviene la ripresa.
Per essere preparati a coglierla bisogna mantenersi
lucidi, razionali e lungimiranti anche nelle fasi più difficili. Solo così è possibile prendere le decisioni più corrette e cogliere le opportunità che si presenteranno.
Dietro le nostre paure e le nostre rabbie dobbiamo trovare la nostra forza interiore, la nostra capacità di rialzarci anziché recriminare o accusare o lamentarci, la nostra pazienza e la nostra dedizione costante alla professione che abbiamo scelto.
Perché No, non andrà tutto bene per tutti, ma solo per chi sa sostenere se stesso da dentro per prendere le migliori decisioni fuori.
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La ben nota situazione attuale ci impone una riflessione.
Le differenti (e cangianti) regolamentazioni regionali anti Covid stanno di fatto alterando i parametri di confronto della produttività dei Centri.
Molti sono stati costretti alla chiusura dalle autorità, altri forse lo saranno a breve, altri ancora hanno deciso in autonomia di chiudere provvisoriamente, rispondendo ad un loro imperativo etico.
In queste condizioni emergenziali abbiamo deciso di sospendere la raccolta e l’elaborazione statistica dei dati quindicinali trasmessi dai circa 1.500 Centri che vengono da anni monitorati dal nostro Studio.
Almeno fino al superamento di questa fase.
Rimaniamo comunque operativi, disponibili gratuitamente per qualsiasi confronto, necessità, aiuto.
Basta inviarci un wapp al 348-4510900
State in sicurezza, nel corpo e nel cuore.
Un abbraccio!