Quanto è importante mantenere e sviluppare le proprie competenze sia per entrare nel mercato del lavoro che per mantenere il proprio posto e nel contempo aumentare la competitività delle aziende?
La risposta è per me evidente: lo sviluppo delle competenze è diventato un elemento strategico in linea con l'accelerazione dei cambiamenti del mercato del lavoro e della rapida evoluzione tecnologica e sociale.
Il focus sulle abilità deve valutare sia quelle un tempo meno considerate che sono quelle trasversali o comportamentali chiamate comunemente "soft skills" sia le "hard skills", quelle abilità legate specificamente alle competenze tecniche o all’abilità di svolgere un mestiere.
Le “soft skills” (comunicazione, gestione, auto-organizzazione, efficienza professionale, ecc.) sono state spesso considerate come capacità individuali innate e quindi non acquisibili o migliorabili attraverso una formazione specifica.
Nel tempo è invece diventato sempre più chiaro che non solo le soft skills sono necessarie in tutti i lavori, in primis quelli che prevedono il contatto diretto con la clientela, ma sono anche abilità essenziali ed indispensabili per il successo.
È allora fondamentale domandarsi come svilupparle.
La sfida non è solo quella di possedere solide competenze tecniche iniziali, ma di essere in grado di gestire una condizione di apprendimento continuo durante tutta la propria attività professionale (long life learning).
Sappiamo infatti che se è vero che la nostra formazione iniziale in azienda ci prepara per le mansioni del momento, queste quasi sicuramente nel tempo evolveranno molto, implicando un aggiornamento continuo per adattarle alle novità, acquisirne di nuove, non potendo neppure escludere di cambiare diversi mestieri nel corso della vita professionale.
Di conseguenza quindi le competenze tecniche saranno rinnovate, sviluppate e integrate nel corso degli anni.
L'unica solida base che ci consente di creare un punto di riferimento in queste continue evoluzioni sono le capacità trasversali o soft skills, che ci consentono di creare le condizioni per un solido ancoraggio delle abilità tecniche che verranno periodicamente aggiornate.
È quindi poco utile e soprattutto disfunzionale mettere in contrapposizione le capacità professionali e quelle che ne faciliterebbero l'esercizio.
Le due tipologie di competenze sono strettamente collegate e molte attività lavorative hanno una grande necessità di imparare a comunicare al meglio, convincere, sviluppare ed infondere energia a se stessi ed agli altri.
Non dimentichiamo che molte posizioni di supervisione e coordinamento si basano soprattutto sulla capacità di leadership, indispensabile per far lavorare al meglio i team, dando significato e forza motivazionale ad elementi tecnico-operativi a volte apparentemente distanti dal comune sentire delle persone che appartengono alla squadra.
Le abilità trasversali, le "soft skills", non sono quindi meno importanti delle altre, richiedono anzi di acquisire o sviluppare competenze su se stessi e sul proprio modo di ragionare ed agire, ambiti questi certamente più delicati ed intimi delle pure competenze tecniche.
Sono da tempo convinto, e lo diffondo quotidianamente nel mio lavoro di consulente, che il potenziamento delle capacità umane è indispensabile per far sì che le capacità tecniche possano essere espresse e manifestate al meglio per il successo personale ed aziendale.
A voi fare l’analisi della vostra situazione attuale e trarne utili conclusioni per il processo di miglioramento che il mio studio può aiutarvi ad accelerare.