La formula della Performance
Le formule del mondo matematico-scientifico spesso si possono applicare ai comportamenti delle Persone in azienda.
Tra le tante, ce n’è una che ho sempre trovato particolarmente stimolante.
Performance = Motivazione X Competenze
Nella sua essenzialità di fatto costituisce un vero e proprio modello di gestione delle risorse umane.
Motivazione e Competenze dipendono dalla singola persona e sono sotto il suo controllo.
La Motivazione MOLTIPLICATA (e non sommata) alle Competenze porta alla Performance.
Cosa vuol dire ciò?
Vuol dire che se Motivazione o Competenze vanno a zero…il risultato della moltiplicazione diventa…ZERO.
Eppure troppo spesso, di fronte all’abbassamento della Motivazione, si cerca di rispondere attraverso un aumento delle Competenze.
Ai fini della Performance quindi…Motivazione e Competenze giocano un ruolo paritario, e un corretto modello di gestione dovrebbe dedicare la stessa quantità di risorse per sostenere entrambe.
Investire sulle Competenze è molto più semplice che spendere per la Motivazione.
Corsi di formazione tecnica, affiancamenti ecc. solitamente portano all'acquisizione di nuove Competenze.
Non altrettanto automatico sembra essere il processo per dare motivazione: spesso la stessa iniziativa può essere molto motivante per qualcuno e addirittura demotivante per qualcun altro.
I fattori motivazionali sono infatti profondamente soggettivi…
Investire sulla Motivazione significa spesso accettare un diverso rapporto tra la Persona e il lavoro, attribuendo un significato professionale ai bisogni e ai desideri esterni alla sfera professionale del soggetto.
Significa poi
:
RIDURRE IL CONTROLLO GERARCHICO,
AUMENTARE LA FIDUCIA,
DELEGARE.
In definitiva riconoscere ai Collaboratori un grado più elevato di maturità personale e professionale.
Manager o Titolari con una mentalità “all’antica”, per nulla “illuminati”, incontrano a volte resistenze talmente forti a considerare l’importanza della MOTIVAZIONE da considerare spesso il calo delle performance solo una questione di “crisi” o, peggio, di scarsa applicazione dei Collaboratori.
In questo modo, anche se può sembrarvi paradossale, molti capi d’azienda, perseverando in comportamenti derivanti da convinzioni tanto errate quanto radicate, stanno ostinatamente impegnandosi…a morire!
Charles Darvin (naturalista britannico dell'800, teorico dell'evoluzione delle specie) scriveva: "Not to change is a sign of imminent extinction", ovvero: "Non cambiare è un segnale di imminente estinzione"
