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Le ultime sfilate di moda indicano che le gonne si sono allungate e nella prossima stagione andrà per la maggiore la gonna lunga, comunque sotto il ginocchio.
Anni fa Desmond Morris, antropologo inglese studioso di comportamento umano, nel suo famoso libro “L’uomo e i suoi gesti” aveva evidenziato il rapporto preciso che esiste tra l’andamento dell’economia occidentale e la lunghezza delle gonne.
Nei ruggenti Anni Venti le gonne sono corte, stile charleston, ma si allungano molto nella recessione degli Anni Trenta.
Durante la Seconda guerra mondiale, con l’economia di guerra in crescita, diventano più corte, per poi invece crescere nel periodo dell’austerità postbellica.
Il boom economico degli anni ’60 fa comparire la minigonna che conquista il mondo e si accorcia sempre più fino al 1969, ma si allunga di colpo nel 1970 per diventare molto più lunga nel 1973, con la crisi petrolifera conseguenza della guerra del Kippur.
Certo, la minigonna è entrata a far parte stabilmente della moda, e ritorna di continuo, ma più come una scelta personale che come stile diffuso.
Morris spiega quindi che quando la Borsa sale le gonne la seguono e quando la Borsa scende le gonne pure.
La corrispondenza tra ciclo economico e lunghezza della gonna appare convincente.
Questa crisi, innestata dalla pandemia, porterà per ora a gonne più lunghe e se sarà passeggera, oppure no, se sarà forte oppure debole lo scopriremo…dal variare della lunghezza delle gonne, ma non solo.
Il mio parere è che ci troviamo in bilico, tra la voglia di normalità e la paura della ricaduta, continuamente minacciati da un’escalation di contagi per nulla rassicurante.
Che succederà alle nostre aziende nei prossimi mesi?
Ce la faremo a superare questo periodo straordinariamente difficile?
Non ho una risposta univoca, a livello macro.
A livello micro, di ogni singola realtà operativa, continuo a verificare che le Persone (e le Squadre) più preparate avranno maggiori chances di uscirne più forti, a patto di mettere in gioco l’intelligenza collettiva, la cultura e l’organizzazione aziendale, per chi l’ha acquisita negli ultimi anni.
I primi Centri in classifica, infatti, vedono i loro risultati di oggi in netta controtendenza di mercato, come una logica conseguenza degli investimenti pregressi in formazione e business coaching “tailor made” (cioè tagliati su misura, come una gonna di fattura sartoriale che calza perfettamente chi la richiede al professionista, secondo le proprie caratteristiche).
E gli altri?
I Centri che penseranno di sopravvivere secondo vecchi schemi ripetitivi e senza una formazione su misura (la famosa gonna tailor made) hanno, a mio parere, già decretato la loro sicura decadenza.
Questo virus cambierà il mondo che avevamo conosciuto.
Anzi…lo ha già cambiato!
Per misurarlo non occorre il metro da sarta. Basta il colpo d’occhio, sulle gonne!