Gio - 20 Dic
Scritto da Paolo
Si nasce in una famiglia: bella o brutta è la nostra e a poco a poco ci si abitua.
Quegli schemi, quei modi di comportarsi, di parlare, di relazionarsi diventano i nostri, per osmosi.
Cominciamo così, sin da piccoli a ripeterli, a diventarne abili esecutori, fino a diventarne orgogliosi.
È il nostro “programma”. Il software è installato ora.
In futuro, in ogni circostanza, sarà lui a guidarci, come un navigatore. E come ogni navigatore, se non verrà aggiornato costantemente diverrà presto obsoleto di fronte al territorio su cui ci muoveremo: cambieranno gli scenari, rimarrà il vecchio programma ad affrontarli.
Nuove strade, nuove opportunità, nuove esperienza passeranno veloci accanto a noi senza scalfirci.
È il nostro dna familiare, è la scheda forata che ci accompagnerà a lungo, se non per sempre.
Quella struttura che ci ha visti piccoli è per ciascuno di noi appartenenza, sicurezza, panacea per l’ansia, ad ogni costo, anche di tante energie perse inutilmente per seguirlo, anche ora dove molto, se non tutto, è cambiato.
Quella soluzione è l’unica che abbiamo sviluppato, e questa, obtorto collo, seguiremo.
Certo, se quegli schemi erano funzionali, allora siamo stati fortunati.
Allora valori, principi, schemi comportamentali ci aiuteranno ad essere felici, a realizzare noi stessi, a vivere bene con gli altri.
Negli altri casi, ci stiamo complicando la vita da soli.
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